Pubblica Amministrazione e Open Source |
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Scritto da Fabio Cantaro, WebMaster |
Domenica 19 Ottobre 2008 20:29 |
![]() Ogni anno la Pubblica Amministrazione del nostro paese spende molto denaro per acquistare software proprietari, quando se ne potrebbero usare di analoghi, distribuiti liberamente, cioè gratis. L’Open Source può essere un’ottima, se non la migliore, soluzione per il software utilizzato ovunque, compresa la Pubblica Amministrazione. Permetterebbe programmi sempre aggiornati e “gratuiti”! Perchè non approfittarne? Dai rapporti del CNIPA risulta che l’Italia si colloca al 4° posto al mondo tra gli sviluppatori di programmi liberi. La nostra Pubblica Amministrazione non è sicuramente fra le prime 4 al mondo per risparmio derivato dal Software Libero, mentre altri paesi come il Venezuela, il Brasile, la Cina, l’Iran e il Bhutan hanno deciso di abbattere i costi delle licenze utilizzando esclusivamente Software Libero. Provate a guardare un resoconto fatto da Alberto Cammozzo in base a una relazione del CNIPA del 2004 in cui la Pubblica Amministrazione ha speso qualcosa come 483,801 Milioni di Euro in software applicativo e 438,728 Milioni di Euro destinati ad hardware e software di base. Pensate che il solo Comune di Milano, in licenze Microsoft, destina circa trecentomila euro ogni anno. Le forze di polizia francesi hanno sostituito Internet Explorer in favore di Firefox su circa 70.000 computer dopo che nel 2005 sono passati da Microsoft Office a OpenOffice.org, che ha già prodotto risparmi per 2 milioni di euro. E di esempi ce ne sono veramente tanti, soprattutto buoni all'estero, meno buone in Italia. Anche da noi però ci sono i buoni esempi, provate a guardare cosa hanno fatto nella provincia di Bolzano.
Peccato che il Ministro Brunetta continui a firmare protocolli d'intesa con la Microsoft. |
Ultimo aggiornamento Domenica 19 Ottobre 2008 20:56 |
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